Dall’inizio del 2021 sono entrate a regime una serie di novità sulla fatturazione Elettronica. Queste novità riguarda il tracciato XML trasmesso allo SDI (Sistema di Interscambio) con l’introduzione di nuove categorie IVA (con diverso campo Natura) ed un maggiore dettaglio riguardo alle tipologie di documento.

Vediamo nel dettaglio i principali cambiamenti nella fattura XML introdotti dal  provvedimento n.166579/2020 del 20 aprile 2020 dell’agenzia delle entrate. Importante segnalare che tutte le soluzioni basate su 1C per il mercato Italiano sono già state aggiornate al nuovo standard (senza alcun costo per il Cliente).

Modifica nel campo “Tipo Documento” del tracciato XML della fattura elettronica. Si tratta di una delle modifiche più importanti dato che si passa dalle 5 tipologie precedenti, a ben 18 diverse tipologie di documento di fattura XML.

Per gestire in maniera agevole questa novità della fatturazione elettronica, nei documenti relative alle fatture, i software 1C presentano un campo “Tipo Documento” automaticamente selezionato in base alla tipologia di documento (vedere sotto).

Il sistema imposterà di default il valore corretto del tipo documento della fattura elettronica. Tale campo andrà modificato solo per situazioni particolari.

Altra novità riguarda come detto le aliquote IVA ed in particolare la il codice natura della transazione fattura elettronica. In questo caso è stato introdotto un maggiore dettaglio. Si invitano i Clienti di verificare le corrette paramatrizzazioni dei codici IVA collegati ai vari Clienti con particolare attenzione qualora fossero stati creati Codici IVA specifici. Si segnala che i codici natura N2, N3 e N6 sono infatti stati sostituiti da codici maggiormente dettagliati.

Novità sulla fatturazione Elettronica

Queste novità permettono una semplicifazione importante nella gestione del meccanismo del Reverse Charge sia interno che esterno. In particolare, ci riferiamo alle disposizioni legate al comma 5 dell’art. 17 del DPR n. 633/72 che impongono al cessionario/committente di integrare il documento (fattura) emessa dal cedente/prestatore con indicazioni di Aliquota IVA e Imposta.

Come detto, questo nella fatturazione elettronica si applica nei casi di:

Reverse Charge Interno, quindi operazioni come:

  • Prestazioni di servizi rese da Subappaltatori nel settore dell’Edilizia
  • Cessione di Fabbricati
  • Prestazione di servizi di Pulizia, Demolizione, installazione di impianti relativi a edifici
  • Cessione di rottami e avanzi ferrosi

Reverse Charge Esterno, gestito grazie ai nuovi codici della fatturazione elettronica che permettono di emettere un fattura XML per fatture ricevute relative ad importi di reverse charge esterno. In questi casi le codifiche da utilizzare nella fatturazione elettronica da trasmettere allo SDI sono:

  • TD17: integrazione o autofattura in caso di acquisto di servizi dall’estero;
  • TD18: acquisto di beni intracomunitari;
  • TD19: integrazione o autofattura in caso di acquisto di beni da soggetti non residenti ex art. 17 comma 2 del DPR n. 633/72.

Come detto, tutte le novità relative alla Fatturazione Elettronica introdotte nel formate XML sono già state inserite nel sistema 1C di fatturazione Elettronica e potete trovarle nelle varie soluzioni gestionali.

Per maggiori informazioni riguardo alla fatturazione elettronica, vi invitiamo a vistare la FAQ del sito relativo alla Fattura Elettronica.